Estero — 01 Febbraio 2014

L’Oréal, uno dei colossi di cosmetica tra i più importanti al mondo ha annunciato ufficialmente che entro il 2020 eliminerà dal commercio tutti i prodotti a base di olio di palma proveniente dall’Indonesia.

foto- denuncia di Greenpeace contro la deforestazione

foto- denuncia di Greenpeace contro la deforestazione

Una dichiarazione dal contenuto forte che non è passato inosservato; la ong GreenPeace ha infatti commentato la vicenda complimentandosi definendolo “Un segnale importante“.

L’Orèal salva le tigri di Sumatra

L’azienda francese si è posta un obiettivo importante da raggiungere, calcando le norme di altre multinazionali quali: Ferrero, Unilever, Nestlé… (l’olio di palma è infatti un prodotto utilizzato per generi alimentari, cosmesi, detergenti e biocarburanti) persino il primo rivenditore mondiale di questa risorsa Wilmar International ha dato il via ad una nuova politica chiamata “deforestazione zero“.

La nobile causa verte a favore dello stop all’uso delle piantagioni di palme indonesiane, la cui deforestazione è l’origine di innumerevoli danni ambientali in primis il rischio di estinzione di specie rare quali la tigre di Sumatra.

Spiega Esperanza Mora, capo della campagna foreste di Greenpeace Italia: “Apprezziamo l’impegno di L’Oréal anche se consente ancora ben sei anni per continuare ad approvvigionarsi da fonti controverse. Chiediamo a di accelerare il ritmo d’implementazione della politica di acquisto, dimostrando più responsabilità verso le foreste e garantendo ai propri clienti prodotti liberi da deforestazione prima del 2020“.

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