Si è spento alle 23.37 a Città del Messico il Premio Nobel per la Letteratura lo scrittore Gabriel Garcia Marquez all’età di 87 anni.
Questa è stata la notizia di apertura di tutti i siti on line e dei notiziari tv i Brasile.
Tutti ricordiamo Marquez per il suo capolavoro “Cent’anni di solitudine”.
Grande anche il suo impegno politico che nonostante lo stretto legame che lo teneva unito a Fidel Castro ha sempre negato di essere di impronta comunista.

Gabriel Garcia Marquez
Le idee politiche di Castro sono inscindibili dalla storia della Colombia ed erano improntate su un socialismo legato alle idee di progresso, libertà e uguaglianza.
Memorabile il suo discorso il giorno della consegna del Premio Nobel nel 1982 quando volle ricordare il suo maestro William Faulkner.
“Mi nego ad ammettere la fine dell’uomo. Noi inventori di favole che crediamo a tutto, ci sentiamo in diritto di credere che non è ancora troppo tardi per intraprendere la creazione di una nuova e devastante utopia della vita, dove nessuno possa decidere per gli altri addirittura il modo in cui morire, dove davvero sia certo l’amore e sia possibile la felicità e dove le stirpi condannate a cento anni di solitudine abbiano finalmente e per sempre una seconda opportunità sulla terra.”
Questo era Gabriel Garzia Marquez.
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