La Cina è uno dei Paesi più inquinati del mondo e questa, diciamolo, non è una novità. Ma giovedì è ufficialmente scattato l’allarme per i livelli del PM10, unità di misura che identifica il materiale solido presente nell’atmosfera, di diametro inferiore ai 10 millesimi di millimetro, particelle di quello che noi chiamiamo in gergo “smog”.

Alba maxischermo Pechino
Allarme Smog Cina
I livelli di PM10 hanno superato i 671 milligrammi, 26 volte superiore ai 25 milligrammi considerati dall’Organizzazione mondiale della Sanità come limite salubre. A segnalare l’allarme uno dei computer più intelligenti del mondo, il Tianhe-1A, a cui è affidato, appunto, il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Un traguardo, questo, che arriva puntuale come un orologio svizzero dopo la tremenda notizia che, solo la Cina, brucia la stessa quantità di carbone bruciata da tutto il resto del mondo. Ed i risultati si vedono: migliaia di persone costrette ad indossare mascherine anti-smog in una città che pare essersi materializzata da un altro mondo.
La città di Pechino, come moltissimi altri centri cinesi, è immersa in una tetra atmosfera, sommersa da una nebbia che non ha nulla di naturale. In piazza Tienanmen, l’ultima triste iniziativa: un maxischermo raffigurante l’alba che i cinesi vedrebbero se non vivessero nel centro della città. Solo l’ultimo degli innumerevoli tentativi di sensibilizzazione: è di poco tempo fa la trovata di Lorax di Dr. Seuss, imprenditore e venditore di aria fresca in lattina. Un’invenzione bizzarra, finalizzata a richiamare l’attenzione sul problema dell’inquinamento, ma che potrebbe diventare ben presto un businnes necessario per la salute degli abitanti. Nel frattempo, le istituzioni invitano anziani e bambini a rimanere nelle loro abitazioni.
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